Salve a tutti, sono stata collega universitaria di Chiara. Voglio raccontarvi un episodio accadutomi cinque mesi dopo tragica scomparsa di Chiara. Si tratta di un sogno. Fin d’ora l’ho sempre custodito gelosamente, ma ora penso sia venuto il momento di rendelo pubblico.Premetto che il fatto è avvenuto il giorno prima della mia partenza per le vacanze estive, al termine di un lungo e fruttuoso anno di studio. Questo è il sogno: mi trovavo nella casa della mia nonna in Toscana, era estate, ero affacciata alla finestra della mia camera da letto oltre la quale si vedono tanti bellissimi tetti dalle tegole rosse oltre i quali le colline e più im fondo, all’orizzone i soffioni boraciferi delle centrali geotermoelettriche. Si tratta di un luogo al quale sono molto affezionata e dove ho trascorso gli anni della mia infanzia. Mentre apro le persiane della finestra mi sento chiamare da un tetto sottostante, mi volto e vedo il Papa Giovanni Paolo II seduto sulla sua poltrona, in sospensione fra la finestra ed il tetto. Il Papa era circondato da una forte luce bianca,e mi chiamava con veemenza, io alla sua vista sono quasi svenuta, e mi sono immediatamente inginocchiata per terra quasi sdraiandomi sul pavimento. Ricordo ancora la sensazione di timore reverenziale, di cognizione della santità e del miracolo che stava accadendo. Un qualcosa che non potrò mai dimenticare. Il Papa mi chiama ancora, io non riuscivo nemmeno a guardarlo, mi dice: “Mariaelena, alzati!”, io mi alzo e mi appoggio al davanzale e con voce blanda riesco a dire “Santità”, lui mi dice “portami Chiara” toccandosi le ginocchia, come si fa per inviatare un bambino a sedersi. Io sconcertata ed impaurita per quello che gli stavo per dire affermai “Santità, ma Chiara è morta, come faccio a portargliela? Tra l’altro si trova a Taranto”, lui alterato mi rispose.”Chiama la mamma e dille di portarmi subito il corpo”, io eseguì senza fiatare. Subito dopo nel sogno vidi apparire un lungo corteo nero che trasportava la bara contenente le spoglie di Chiara, il corteo camminava in una stradina posta fra la mia finestra ed il tetto dove c’era il Papa, ci saranno stati quattro o cinque metri di altezza fra il corteo ed il Papa. Ma ecco accadere qualcosa di straordinario: il Papa imponendo le mani fa sollevare il corpo di Chiara, incredibilmente integro e luninoso, era avvolto in un velo nero molto fine, non molto lungo, le lasciava scoperte le gambe, la nostra Chiara era bellissima, sembrava che dormisse, ma che contemporaneamente avesse coscienza di ciò che le stava accadendo. A quel punto il Papa,tenendola sospesa in aria all’altezza delle sue ginocchia dice a me che stavo alla finetra, al corteo sottostante ed alla folla che si era nel frattempo formata: “che questa ragazza sia un esempio per tutti i giovani e rappresenti tutte le giovani anime che si trovano ad andare presto in cielo” Ricrodo che piansi talmente tanto che mi svegliai sbalordita ed anche se erano le otto del mattino, non esitai a chiamare la Signora Maria. Mi scusai per l’orario e le esposi il sogno, lei pianse, ma poi quasi mi rassicurò dicendomi che io non potevo sapere che poco dopo la scomparsa di Chiara, il vescovo di Oria avendo avuto notizia dela triste circostanza, le regalò un rosario che gli era stato donato proprio da Giovanni Paolo II che diveniva il suo protettore. Preciso che non potetti partecipare al funerale di Chiara perchè fui avvisata in ritardo, perciò non ho mai visto nè il corpo nè la bara, ed inoltre non partecipo mio malgrado ai riti della Chiesa. Perciò credo che la mia testimonianza possa essere ancora più veritiera in quanto non può essere alterata nè da precisi ricordi, nè da suggestioni riconducibili a riti cattolici. Non ho mai capito perchè proprio io abbia ricevuto questo messaggio in sogno, comunque ne sono felice ed orgogliosa, pur ritenendomi immeritevole. Spero che questo messaggio possa per un secondo affievolire il dolore di mamma Maria, di papà Elio di Luigi e di tutti quelli che hanno voluto bene a Chiara. A voi tutti il mio più caro saluto. Mariaelena