Chiara Melle

Biografia

Chiara Melle nasce a Mesagne in una caldissima mattina del 5 luglio del 1983, alle cinque del mattino. Trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza a Sava, un piccolo paese in provincia di Taranto. Cresce in una grande famiglia unita da solidi affetti, dove respira i valori del rispetto, dell’aiuto reciproco, della tolleranza, della solidarietà, della condivisione e …soprattutto i valori sottesi alla parola “Amore”. Aperta al dialogo, alla conoscenza, curiosa di scoprire e capire ama, sin da piccolissima, circondarsi di libri di favole, testi scolastici, topolini, storie mitologiche e tutto ciò che può soddisfare la sua innata voglia di stupirsi. Facilmente instaura rapporti positivi sia con i coetanei che con gli adulti e con questi si relaziona utilizzando un linguaggio forbito, poco comune per una bambina della sua tenera età. A tre anni frequenta la Scuola materna in via Croce, dove incontra delle maestre meravigliose che con amore l’aiutano a crescere e, sicuramente, contribuiscono a educare la sua giovane mente.

A soli quattro anni e mezzo, Chiara chiede insistentemente ai suoi genitori di frequentare una scuola di danza. Viene iscritta al Centro Danza di Manduria diretto dal maestro rumeno Radu Ciuca, 1° ballerino dell’Opera di Cluj, e da sua moglie Edmonda Mazza. In questa scuola Chiara rimane per cinque anni, dal 1988 al 1992, anno in cui il maestro Radu Ciuca parte per Roma. Con la loro partenza, Chiara, comprende di aver perso non solo dei bravissimi maestri di danza ma anche e soprattutto dei “Maestri di vita”.

Per la prima volta mostra delle titubanze nel voler continuare a danzare. L’anno successivo si iscrive al Centro Danza Harmony di Sava, e qui ritrova la sua voglia di danzare sotto la vigile e amorevole guida di una dolcissima maestra, Marilina Bianco. Nel frattempo, terminata la scuola materna, Chiara frequenta la scuola elementare “F. Bonsegna”. Sempre pronta, preparata, con la sua innata voglia di comprendere quanto avviene intorno a lei, si impegna nell’affrontare il lavoro scolastico raggiungendo sempre degli ottimi risultati.

In questi anni frequenta il gruppo Scout dove sperimenta momenti di vita comunitaria e regole di condivisione e aiuto reciproco. E’ stimolante per lei vivere a contatto con la natura secondo i criteri educativi della responsabilità e dell’autogoverno di questo movimento.

La scuola Media “Papa Giovanni XXIII” la vede coinvolta in ogni iniziativa che le viene proposte e Chiara affronta ogni esperienza con allegria e voglia di fare. Al termine di questo primo percorso di studi, non ha difficoltà a scegliere la strada da intraprendere. Lei sa bene cosa fare, il suo è un desiderio che culla fin da bambina “diventare giudice dei minori” per poter da grande aiutare i tanti bambini che non conoscono il calore di una famiglia.

Si iscrive al liceo Classico “Francesco de Sanctis” di Manduria. E’ sola, della sua classe nessuno ha scelto quel liceo, ma questo non la scoraggia, vuole perseguire i suoi obiettivi con caparbia forza di volontà. Gli anni del liceo sono caratterizzati da una notevole competitività e pervasi da eventi stimolanti che vivacizzano le giornate scolastiche e le rendono indimenticabili.

Sono anni molto belli per Chiara che ha la possibilità di fare nuove e significative amicizie che dureranno per sempre. Alla fine del corso di studi, dopo aver conseguito la maturità classica decide di proseguire i suoi studi a Roma. Lascia la sua famiglia, i suoi amici, la scuola di danza e la maestra Marilina per la quale nutre stima e sincero affetto.

Nel settembre del 2002, Chiara inizia a frequentare la LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta) e si trasferisce a Roma, città da lei sempre amata. Viene ospitata nello studentato di Suore Svizzere “Nostra Signora della Compassione”. L’ambiente le permette di ricreare quel calore familiare e caro a cui è abituata e di stringere forti e significative amicizie che l’arricchiscono come persona e la nutrono di affetti veri e sinceri. Viene apprezzata per il suo carattere solare, per la sua maturità e serietà nel portare avanti gli studi, per la sua grande disponibilità ad aiutare chiunque avesse bisogno. Nell’ambiente accademico viene stimata per la sua forte determinazione nel conseguire, anche con sacrificio, ottimi risultati nello studio e nell’aiutare i suoi colleghi.

Il 7 novembre 2005 Chiara sostiene una tesi su: “ L’adozione in casi particolari e i problemi relativi all’adozione del figlio del coniuge ”, e si laurea in Scienze Giuridiche con il massimo dei voti.
Continua subito il suo percorso di studi, non vuole perdere tempo, vuole raggiungere il suo sogno.
Supera brillantemente tutti gli esami della laurea specialistica e, mentre lavora alla stesura della sua tesi, qualcuno… arresta i suoi sogni e la sua vita.

Chiara Melle aveva appena 23 anni il 25 febbraio 2007.

Il 23 marzo 2007, per la prima volta nella storia della LUMSA, a Chiara viene conferito un attestato alla memoria con la seguente motivazione: “Per il brillante esito degli esami da Lei sostenuti, l’entusiasmo da Lei profuso nello studio, con la ricchezza di una personalità vivacemente aperta ad ogni realtà bella e vera, con l’auspicio che Ella continui a trasmettere ai suoi compagni e all’intera comunità universitaria, un amore per la vita, capace di comunicare valori di forte impegno umano e cristiano.”